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Nome scientifico
Zeus faber
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Conservazione
0+2°C
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Zona di provenienza
Mar Mediterraneo (Zona FAO n. 37)
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Attrezzi da Pesca
Reti da traino
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Allergene
Pesce
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Sottozona
Divisione 37.1.3 (Sardegna); Divisione 37.2.2 (Mar Ionio)
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Scheda tecnica
Il pesce San Pietro, Zeus faber, è un pesce d'acqua salata, esponente della famiglia Zeidae.
Il corpo è elissoidale, alto e molto schiacciato sui lati. La bocca è grande e si protrae in avanti come un tubo. Gli occhi sono abbastanza grandi e la testa è dotata di numerose spine ed asperità.
La pinna dorsale presenta 9-10 spine allungate e filiformi molto sviluppate, mentre la parte molle della pinna è posizionata simmetricamente alla pinna anale. Le pettorali sono di medie dimensioni, le ventrali piuttosto lunghe e la pinna caudale larga ha il margine leggermente arrotondato con raggi bianchi. Sul margine ventrale è inoltre presente una carena di scaglie appuntite.
Si nutre di piccoli pesci ma anche di cefalopodi e crostacei.
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Valori nutrizionali
Valori Nutrizionali per 100 gr di prodotto
Valore energetico: 80 kcal
Proteine: 19 g
Grassi: 1,4 g
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Conservazione e pulizia
Odore gradevole, corpo rigido e consistenza solida, pelle tesa, occhi vivaci e all’infuori e branchie rosse, sono i tanti indizi che assicurano la freschezza del pesce san pietro.
Se acquistato fresco è opportuno conservarlo, al massimo per un paio di giorni, in frigorifero o anche congelarlo. Nel riporlo in frigorifero o in congelatore, dopo averlo lavato e sviscerato accuratamente, è buona regola coprirlo con un foglio di alluminio o di plastica per evitare che si asciughi troppo.
Eviscerare il pesce san pietro facendo una piccola incisione nel ventre, dopo aver tolto le interiora bisogna lavarlo accuratamente sotto l’acqua fredda e tagliare con un paio di forbici le spine dorsali, la coda e le pinne.
NB: In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto, la normativa in materia, disciplinata dal Regolamento Europeo CE 853/2004 et al. (c.d. "Pacchetto Igiene"), prevede che un prodotto per essere consumato crudo deve essere portato ad una temperatura di -20° per almeno 60 ore o -18° per almeno 96 ore (anche in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle).