Dentice Gibboso Dentex gibbosus

Il Dentex gibbosus è un pesce di mare della famiglia Sparidae ed è riconosciuto come dentice corazziere o dentice della corona. Si caratterizza per avere la terza spina della dorsale molto lunga e terminante in un filamento.
Il corpo è ovale, ha una testa massiccia e gli occhi grandi. La bocca è munita di denti conici e grandi, tra i quali se ne differenziano 4 o 5 in quanto sono più grandi e caniniformi. Presenta due pinne ventrali e pettorali, una pinna dorsale e una pinna codale concava.
La colorazione è in generale rossastra, chiara con riflessi argentei ed azzurri nel giovane e rosso scuro con macchioline brune negli adulti ed entrambi hanno i fianchi argentei ed il ventre bianco. Viene pescato con lenze di fondo, lenze a traina, palamiti e reti a strascico.

Contiene un buon apporto di proteine, lipidi, Sali minerali quali ferro, calcio, fosforo, vitamine del gruppo B, A, C.
Valori Nutrizionali per 100 gr di prodotto
Valore energetico: 101 kcal
Proteine: 20,51 g
Grassi: 1,34 g

I criteri fondamentali per valutare la freschezza del dentice sono principalmente la rigidità del corpo e l’odore che deve essere gradevole. Gli altri indizi considerati sono: l’aspetto generale, la consistenza delle masse muscolari, l’occhio ben aperto e brillante e le branchie rosse.

Ben coperto da una pellicola alimentare, il dentice gibboso può essere conservato in frigorifero per 24 ore al massimo.

Il dentice, per essere cotto, va liberato delle interiora effettuando un’incisione nel ventre partendo dalla coda fino alla testa, successivamente con l’aiuto di un coltello si tolgono le squame e con le forbici, invece, si tagliano le branchie essendo che sono abbastanza dure.
Infine si sciacqua il pesce sotto acqua corrente.

NB: In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto, la normativa in materia, disciplinata dal Regolamento Europeo CE 853/2004 et al. (c.d. "Pacchetto Igiene"), prevede che un prodotto per essere consumato crudo deve essere portato ad una temperatura di -20° per almeno 60 ore o -18° per almeno 96 ore (anche in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle).