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Nome scientifico
Sepia officinalis
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Conservazione
0+2°C
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Zona di provenienza
Atlantico nord-orientale (Zona FAO n. 27), Mar Mediterraneo (Zona FAO n. 37)
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Attrezzi da Pesca
Reti da traino
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Allergene
Mollusco
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Sottozona
Divisione 37.2.1 (Mar Adriatico)
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Scheda tecnica
La Seppia officianilis è costituita da 10 tentacoli, di cui 8 sono corti e i restanti 2 sono lunghi e dotati di ventose nell’ estremità che servono al mollusco per riprodursi e difendersi.
In alcuni casi raggiunge lunghezze pari a 35 cm, ma generalmente non superano i 20 cm; ha il corpo ovale e la testa, abbastanza grande, che presenta due mascelle cornee.
All’interno del corpo si trova una conchiglia interna, detta “osso di seppia”, colma di piccole particelle di gas che rendono leggera la seppia permettendo così la galleggiabilità.
Nuota grazie a una pinna, che la circonda totalmente, e agitandola può muoversi tranquillamente nell’ambiente in cui vive.
Si nutre di piccoli pesci, gamberi, polipetti, granchi e altri piccoli molluschi.
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Valori nutrizionali
La carne della seppia è ricca di fibre, ricchissima di vitamina del gruppo A, B, D e di Sali minerali come fosforo, potassio, calcio e di proteine.
Valori Nutrizionali per 100 gr di prodotto
Valore energetico: 79 kcal
Proteine: 16,24 g
Grassi: 0,7 g
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Conservazione e pulizia
Per riconoscere una seppia fresca bisogna controllare che abbia il colore nero iridescente liquido ed omogeneo, la carne deve essere compatta e gli occhi devono avere un colore nero brillante.
Da evitare seppie che presentano il liquido, interno alla sacca del nero, granuloso.La seppia può essere conservata sia in frigorifero, per non più di due giorni, che in freezer per un massimo di 3 mesi a -18° senza perdere la tenerezza della carne.
Per pulire la seppia bisogna innanzitutto sciacquarla sotto l’acqua corrente per eliminare la sabbia, successivamente bisogna staccare la testa dal corpo accuratamente per evitare che la sacca con l’inchiostro si rompa e per fare in modo che la maggior parte degli intestini venga via senza nessun problema. Il procedimento continua con l’eliminazione dell’ ”osso” e della pelle, per poi finire con la separazione del becco e degli occhi dal corpo.
NB: In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto, la normativa in materia, disciplinata dal Regolamento Europeo CE 853/2004 et al. (c.d. "Pacchetto Igiene"), prevede che un prodotto per essere consumato crudo deve essere portato ad una temperatura di -20° per almeno 60 ore o -18° per almeno 96 ore (anche in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle).
Allergene = mollusco