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Nome scientifico
Solea vulgaris
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Conservazione
0+2°C
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Zona di provenienza
Atlantico nord-orientale (Zona FAO n. 27)
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Attrezzi da Pesca
Reti da traino
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Allergene
Pesce
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Sottozona
Divisione IV b (Mare del Nord centrale)
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Scheda tecnica
Solea vulgaris, conosciuta comunemente come sogliola comune, è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Soleidae.
Ha il muso arrotondato e la mascella superiore prominente.La sogliola è un pesce che vive sui fondali marini sabbiosi del Mediterraneo, in particolare nell'Adriatico centro-settentrionale: il suo corpo è piatto e ovale, ha una piccola testa e il muso leggermente arrotondato. Come tutti i pesci piatti è privo di pigmenti colorati sul lato cieco (il sinistro), ed occhi entrambi sul lato oculare (il destro).Il colore del lato destro è beige o grigiastro con minuti punti scuri. La pinna dorsale è unica, più lunga della pinna anale; queste due pinne sono unite alla pinna caudale da una membrana ben visibile. Le prede preferite della sogliola sono crostacei, molluschi e vermi.
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Valori nutrizionali
La sogliola è ricca di proteine, vitamine A e B, sali minerali e contiene pochissimi grassi.
Valori Nutrizionali per 100 gr di prodotto
Valore energetico: 70 kcal
Proteine: 12,4 g
Grassi: 1,9 g
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Conservazione e pulizia
La freschezza della sogliola si riconosce dall’occhio che deve essere sempre sporgente con la pupilla nera, non arrossata e dal colore vivo della pelle, ben aderente al corpo.
La sogliola può essere conservata in frigorifero per un massimo di 24 ore dopo essere stata pulita e avvolta in carta da forno o di alluminio, e può essere congelata solo se molto fresca, per non più di un mese.
Togliere la pelle. Fare un’incisione sotto la testa ed eliminare le viscere; poi, tagliare al livello della coda. Tenendola ferma con una mano, eliminare le lische che si trovano tutte intorno e lavarla con acqua fredda.
NB: In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto, la normativa in materia, disciplinata dal Regolamento Europeo CE 853/2004 et al. (c.d. "Pacchetto Igiene"), prevede che un prodotto per essere consumato crudo deve essere portato ad una temperatura di -20° per almeno 60 ore o -18° per almeno 96 ore (anche in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle).