Tartufi di mare Venus verrucosa

La Venus verrucosa è un mollusco bivalve della famiglia Veneridae, noto anche con il nome di tartufo di mare.
La forma delle valve è molto simile a quella delle comuni vongole, ma la superficie esterna invece di essere liscia, è attraversata da caratteristiche solcature; la superficie è caratterizzata da strie di accrescimento concentriche in rilievo e a forma di lamella, che formano delle nodosità simili a verruche (da cui il nome).
Rimane infossato, lasciando sporgere i sifoni con cui respira e filtra il fitoplancton di cui si ciba; predilige vivere in colonia.
Si pesca tutto l’anno con rastrelli da natante e a mano da operatori subacquei.

Valori Nutrizionali per 100 gr di prodotto
Valore energetico: 47 kcal
Proteine: 10 g
Grassi: 0,5 g

I tartufi devono essere vivi, cioè reagire alla percussione, resistere all’apertura e racchiudere all’interno del guscio una certa quantità di liquido intervalvare. I gusci devono essere integri e privi di sudiciume e il corpo del mollusco deve essere idratato, aderente alle valve. L’odore deve essere sia salmastro, marino, e non dolciastro o ammoniacale. I bivalvi devono sempre essere "cotti da vivi".
Bisogna conservarli vivi in frigorifero fino al momento della cottura. Se non si consumano entro un giorno, è necessario congelarli.
Eliminare sempre prima della cottura i bivalvi morti, quelli completamente aperti.

Si puliscono lasciando spurgare in acqua fresca e salata per almeno tre ore.

NB: In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto, la normativa in materia, disciplinata dal Regolamento Europeo CE 853/2004 et al. (c.d. "Pacchetto Igiene"), prevede che un prodotto per essere consumato crudo deve essere portato ad una temperatura di -20° per almeno 60 ore o -18° per almeno 96 ore (anche in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle).