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Nome scientifico
Nephrops norvegicus
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Conservazione
0+2°C
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Zona di provenienza
Mar Mediterraneo (Zona FAO n. 37)
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Attrezzi da Pesca
Reti da traino
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Allergene
Crostaceo
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Sottozona
Divisione 37.2.1 (Mar Adriatico); Divisione 37.1.3 (Sardegna)
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Scheda tecnica
Nephrops norvegicus, conosciuto come scampo, è un crostaceo decapode della famiglia Nephropidae. Lo scampo è un crostaceo che spesso viene confuso con l’astice ma con dimensioni inferiori. Il suo corpo è lungo e di colore bianco-rosato: nella parte posteriore è presente un rostro seghettato dove troviamo gli occhi. Le robuste chele gli permettono di catturare le sue prede. La coda dello scampo è caratterizzata dalla sua forma a ventaglio che viene utilizzata, insieme alle otto zampe, per muoversi. Lo scampo vive principalmente nei fondali marini, tra i 20 e gli 800 m di profondità dove si nasconde ed esce solo nelle ore notturne per andare a caccia per nutrirsi.
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Valori nutrizionali
Gli scampi sono ricchi di proteine, carboidrati e Sali minerali come zinco, calcio e fosforo.
Valori Nutrizionali per 100 gr di prodotto
Valore energetico: 212 kcal
Proteine: 16,87 g
Grassi: 15,83 g
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Conservazione e pulizia
Gli scampi vengono venduti vivi e al momento dell’acquisto non vedono avere un odore forte o strano. Per verificare la freschezza del crostaceo è importante controllare che la testa non sia scura e che il colore dello scampo sia uniforme: attenzione anche agli occhi che devono essere gonfi, profondi e di colore nero.
Lo scampo può essere consumato crudo solo se appena pescato. Eventualmente può essere surgelato e conservato in appositi sacchetti ben chiusi, avendo l’accortezza di eliminare l’aria al suo interno per circa 3 mesi.
Sia che vengano consumati cotti o crudi è bene sempre lavare lo scampo con acqua corrente, praticare un taglio sul dorso e togliere il budellino nero.
NB: In caso di consumo crudo, marinato o non completamente cotto, la normativa in materia, disciplinata dal Regolamento Europeo CE 853/2004 et al. (c.d. "Pacchetto Igiene"), prevede che un prodotto per essere consumato crudo deve essere portato ad una temperatura di -20° per almeno 60 ore o -18° per almeno 96 ore (anche in congelatore domestico contrassegnato con tre o più stelle).